martedì 19 agosto 2008

pignatte-pentole-tegami-calderoni


Ed´eccomi nelle mie vesti quotidiane, nel mio regno, dove le mie erbe spontanee aromatiche,si fondono nelle pignatte, dove lascio riposare le palette del manzo negli aromi, dove massaggio le mie carni, e forgio le mie paste, i tortelli, i cjalsons di Timau, le pinze e gli strudel. Nelle mie gesta, trovo che ci sia qualcosa di erotico, trovo che questa eroticitá conferisca ai piatti un ché di magico, non vuole essere un repete di Aphrodita, ma é semplicemte la sintesi di come le cose fatte con il cuore, riescano sempre bene...e come il fuoco quando abbrustolisce la carne, e le fibre si ritraggono, eppure il profumo che emanano mentre rosolano é come un denso velo quasi palpabile, fatto di un insieme di enzimi, profumi, che risvegliano i sensi...e quando la bocca si riempie di quella secrezione che é la saliva , si sente giá sotto i denti la carne che cede al morso, per rilasciarti quella pienezza, quella soddisfazione che ha un ché di erotico, una vittoria sulla carne inerme, per il propirio godimento, come il cliente con la prostituta, dove forse chi é appagato, e solo colui che morde...egoisti? No...lussuriosi animali, cacciatori, con un cervello, egoisti e insaziabili di sensazioni, cosí deboli innanzi a un profumo, che risveglia quella fame animale, per piacere che sia, o per puro nutrimento.

venerdì 15 agosto 2008

ore 11:00:colloquio di lavoro


Mamma che stress...ore 11:00 appuntamento nel tempio della cucina, dell´ospitalitá....davanti coloro i quali puntano alla stella Michelin...faccie tese,tanti fogli e foglietti...il direttore con il mio pregiatissimo curriculum, tutto farcito di domandine alcune anche a trabbocchetto inerenti capacitá e passati piú o meno importanti...numeri telefonici, e tanti tanti appunti...responsabile vini con nasino alla francese, che aveva un ché di bevitore abituale, ma ció nonostante composto, cauto, e pienamente padrone di sé...persino l´alito non lasciava intendere quello che invece i suoi capillari tutto attorno al naso e via fino alle guancie, dicevano chiaramente...lo Chef, non era ancora presente...e non si sarebbe inziato senza di lui. Sorseggiare un capuccino...e osservare oltre il bordo spumeggiante e macchiato della tazza...i tre, che impassibili se ne stavano li senza parlare.Poi lo Chef finalmente...giá da lontano mi guardava...quasi con un pó di odio, forse gelosia...d´altronde ero lí per rimpiazzarlo...non certo per regalargli altri fruttuosi anni di carriera, io ero colui che si prendeva stretto tra le mani il suo testimone...per farne onore, e forse renderlo un pochino piú attuale...aveva gli occhi davvero tristi...poi non ricordo piu nulla....menú che mi passavano sotto gli occchi...il bilancio dello scorso anno... domande in tedesco (scrivevo su curriculum, che il mio tedesco é perfetto...), in francese... un turbine di tutto, di ogni cosa...impressionante...mi chiedevo come doveva essere il colloquio per qualche carica importante...top manager alla Ferrari...o alla hypo bank...e quando stavo oramai quasi sudando alle ore 12:15, mi sento dire... spero voglia tenere in considerazione la nostra offerta, e presentarsi sul suo nuovo posto di lavoro lunedí 25 durante la matinata, faccia un pó lei...

Quattro vigorose strette di mano, una pacca sulla spalle da parte del Pregiatissimo chef...e tanti saluti...in fila come soldatini mi hanno lasciato sul tavolo della grande sala da pranzo dove in fondo alcuni ragazzi preparavano un gande tavolo ovale, e nelle altre salette c´era giá un pó di moviento...solo con il mio capuccino freddo...ecco tornare sua altezza il direttore, con il biglietto da visita..."mi sono permesso di lasciarle il mio cellulare, qualora avesse bisognio di ulteriori chiarimenti, o per comunicarici possibilmente entro due giorni, che la sua scelta, non riguarda la nostra struttura, buona girnata."

Che dire...in bocca al lupo Fabri...il bello é che sono in Friuli, e praticamente a casa, a Udine...e non sará difficile raggiungere la mia famiglia, oppure a Trieste per vedere i miei amici, e godermi questa mia maledetta terra che tanto mi piace...a presto!

venerdì 8 agosto 2008


Il lento sovrapporsi delle cose al tempo.
Un groviglio di immagini al rallentatore.
La mia mano che si posa su un foglio bianco.
La mia triste testa, su un cuscino.
Il pianto assurdo di un bambino appena sbucato
dalle gambe aperte di una tenera madre.

Questa vita che gioca a ritornar dentro...

Un treno che giunge al suo punto di partenza.
La stazione. I viaggiatori che si rincontrano appena dopo
essersi detti addio. Domani. Ieri.
Il lento sovrapporsi delle cose al tempo.
Il biscotto che affoga nella tazza. Il mattino
nel sole. La sigaretta nella bocca.

Prima la fiamma, poi la cenere.
Nel mezzo, le infinite varianti del caso.
Una scelta. L’attimo che si fa eterno.
La fotografia che salta l’appuntamento con la realtà.

Questa vita che muore a piccoli intervalli...

giovedì 7 agosto 2008

rieccomi nella mia terra


Rieccomi, nella mia terra, la terra dei profumi di sottobosco, di funghi, licheni, fatta di cieli azzurri, di nuvole che sembrano finte, di montagne aspre,improvvisi temporali e magnifici grandi arcobaleni. Sono tornato in friuli, e precisamente in Carnia, a Timau, non una cittá, Neppure un Paese, trecento semplici anime alla sera spengono poco a poco le luci della mia borgata, le stesse che la mattina giá presto brulicano e lo riempiono, dove vedere la mia nonna nel suo piccolo orto, china a riempirsi il grembiule di fagioli, riassaporare la cucina della mia mamma, sentire il papá che alle 8 lascia casa per recarsi al lavoro, mi riempie tanto...e pensare agli amici, che ora sono cosí vicini, mi rassicura. Só che non sará per sempre, so che presto mi riavvicineró alla cittá di Trieste, che ho tanto amato, e amo, ma mai piú porteró me stesso tanto lontano per cosí tanto tempo, ho bisogno di tutti voi, mamma, papá, le mie sorelle, e i miei amici, sono un sentimantalista...e mi piace tanto.